Ballarò 2014-2015

Intervista a Matteo Renzi - Ballarò 26/05/2015

  • Durata:00:15:50
  • Andato in onda:26/05/2015
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Intervista esclusiva di Alessandro Poggi a Matteo Renzi. Sulla scuola "Non è come per la legge elettorale, lì abbiamo detto 'o si fa così o tutti a casa'. Sulla scuola è diverso, c’è stato un dissenso forte, per larga parte continua ad esserci, e noi dobbiamo ascoltare. Al Senato ascolteremo come abbiamo fatto alla Camera però l'importante è che la legge si faccia e che sia buona. Sono tranquillo e ottimista però non la prendiamo con la stessa forza con cui abbiamo preso la legge elettorale. Con i nostri ragazzi, cogli insegnanti e con i professori parliamo" "Grecia: gli italiani devono temere per il loro conti in banca? No, nel modo più assoluto e categorico. Un anno fa l’Italia era ancora l'ammalata d’Europa; Grecia e Italia si mettevano sullo stesso piano. Ora l’Italia non è più l’ammalata, un anno fa era il problema, ora è parte della soluzione. Oggi tutti noi speriamo che le cose in Grecia migliorino, sono abbastanza convinto che ci siano le condizioni per fare l’accordo. Anche se non ci fosse l’accordo non ci sarebbe alcun rischio per il contribuente o il correntista italiano" "Gli italiani prima di noi hanno visto dei politici che hanno speso anche quello che non avevano e hanno lasciato alle generazioni successive. Sono andati al ristorante e hanno lasciato da pagare a quelli dopo, noi siamo quelli dopo. Sono convinto che l’Italia ha resistito nel momento peggiore. La situazione è complicata ma non così preoccupante perché per la prima volta dopo 11 trimestri c’è un segno positivo, per la prima volta dopo molto tempo il lavoro torna a crescere più solido e meno precario. Se facciamo le cose perbene l’Italia tornerà a guidare l’economia dell’eurozona" "Regionali? Noi abbiamo fatto dei buoni risultati come PD nelle ultime volte. Abbiamo fatto 5 - 0 con Piemonte, Abruzzo, Calabria, Emilia e Sardegna. A parte l’Emilia che era già nostra, le altre sono tutte vittorie fuori casa. Adesso ci sono alcune partite molto difficili e altre in cui io credo che il Pd possa farcela tranquillamente, che lunedì mattina sarà ancora una volta il primo partito in questo Paese” “Buon voto agli italiani e speriamo che dal girone dopo ci possa essere lo stesso clima di civiltà che, tocco ferro, per il momento ho visto in questa campagna elettorale. A parte due o tre che urlano sempre, i Grillo, i Salvini, nei confronti ho visto toni molto rispettosi e a me fa piacere. Secondo me oggi ci sono due Italie: una che urla, protesta, sbraita, minaccia tutti i giorni spera che succeda un incidente, spera che siano le crisi una crisi occupazionali. E poi c’è un Italia che prova a cambiare le cose" "Fa molto piacere che Berlusconi sia in forma, che sia tornato in televisione, l’ho visto il giorno dopo su YouTube (ospite di Che tempo che fa su Raitre), vedo il grande desiderio di dimostrare che è ancor lui. Sicuramente gioca delle carte importanti soprattutto in Liguria e in Campania che sono le due regioni in questo momento più borderline. In Liguria è aiutato dalla sinistra che fa fatto una lista autonoma per far perdere il PD ma io credo che riusciremo a vincere lo stesso. In Campania abbiamo un candidato uscente ma al di là di tutto gli Italiani sanno perfettamente chi è Berlusconi quello che ha fatto, se vorranno votarlo ne prenderemo atto" "Impresentabili nel Pd? Non ce ne sono, il Pd non ha impresentabili. Le persone che il Pd ha presentato nelle proprie liste saranno poi verificate dai cittadini e saranno loro a scegliere" "Emergenza migranti? In Europa c’è un po’ di tensione, tutti hanno a che fare con le loro opinioni pubbliche per cui hanno un po’ di paura e preoccupazione quando si tratta di accogliere migranti. Ma noi abbiamo detto per la prima volta che questo problema non è solo italiano ma anche europeo. Entro il 26 giugno vedremo se e come l’UE avrà un volto solidale. Sono molto ottimista, ma finché non si interviene in Africa, anche se ti dividi in parte le quote è un palliativo, non è una soluzione, è importante come messaggio. La vera strategia è bloccare i flussi di partenza in Africa, investire in Africa e investire sulla cooperazione internazionale. Nei prossimi mesi l’Italia si toglierà qualche soddisfazione, farà cose che non son mai state fatte prima: tornare a investire sulla cooperazione internazionale, in particolar modo in Africa" "Matrimoni Gay? La legge che noi proponiamo è quella tedesca sono abbastanza ottimista che su quella legge finalmente arriveremo ad un punto di accordo in Parlamento già a partire da quest’estate. In questo Parlamento tanto bistrattato alla fine le cose si stanno facendo"

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