Tiene un tempo l'EA7 Milano contro il Cska ma la squadra di Repesa si inchina ai campioni dell'Eurolega in carica (64-79) con l'ennesima ripresa sotto tono del torneo.
Milano all'intervallo è avanti di 2, poi sparisce letteralmente dal campo appena calano Hickman (10 punti) e McLean (10 e 6 rimbalzi) con un terzo periodo al limite della decenza (16-30). Il Forum sfolla quando sul cronometro mancano ancora 4' perché se la sconfitta contro chi domina in Europa da tempo immemore è accettabile, non lo è il modo e l'atteggiamento con cui questa arriva.
Chi resta rumoreggia e alla fine accompagna la squadra di Repesa negli spogliatoi con diversi fischi. Un tipo di suono che da queste parti non si ascoltava da un bel po'. Jackson (14 punti, 5 assist e 5 rimbalzi)e Dimitry Kulagin (14) banchettano in una difesa impotente, l'attacco che ad inizio stagione ammaliava ora va solo a strappi. Macvan esce per un problema alla spalla sinistra, Gentile pianterà presto bandiera al lido di una diretta concorrente e le sconfitte in fila diventano quattro.
Le emozioni che si respirano in casa Olimpia sono quelle del rammarico e del rimpianto, con il gm Portaluppi che osserva la fase finale della gara con le mani sulla testa: il rammarico per aver saputo reggere testa a una corazzata prima di un cedimento inspiegabile; il rimpianto per non aver sfruttato a dovere le importanti defezioni avversarie :i russi devono infatti fare a meno sia di Teodosic che di De Colo, mente e braccio armato di coach Itoudis.
Il record dell'Olimpia in Eurolega è impietoso: 4 vittorie e 7 sconfitte. Le prime otto posizioni sembrano un miraggio. "Difficile spiegare quello che è successo nella ripresa - commenta un desolato Repesa -, non so se l'addio traumatico di Gentile abbia influito su questa prova. Noi siamo una squadra da Eurolega, ma dobbiamo capire se i nostri obiettivi siano realistici. Provare a essere eroi non paga, gli eroi sono tutti sotto terra e risolvere da solo i problemi è impossibile".